Regolamento Fiere

La gestione degli interventi a difesa della proprietà industriale durante le esposizioni fieristiche nasce nel 1995 grazie all’ideazione da parte di Daniela Manini (all’epoca segretario generale del COLC) del Servizio desk- anticontraffazione al Mido (Mostra Internazionale dell’ottica) presso l’Ente Fiera Milano, prima fiera nel mondo ad avere questo tipo di Servizio a disposizione di tutti gli espositori, tutt'oggi attivo.

A fronte del sempre crescente numero di imitazioni presso manifestazioni fieristiche di analoghe dimensioni (quali il MACEF) nel Gennaio del 2000 l’associazione UNESPOS richiede a Giovanni Casucci l’elaborazione di un regolamento che comprenda ipotesi più complesse di violazioni e che offra un sistema alternativo al ricorso all’Autorità Giudiziaria ordinaria. Il Regolamento Unespos viene presentato e attuato per la prima volta nell’edizione MACEF 2002 con il pieno supporto di Fiera Milano che ne rende obbligatoria l’adesione per tutti gli espositori.

Il successo di tale strumento si fonda sulla presenza di un triplice servizio:

a)  di informazione, diretto a fornire ad espositori e visitatori indicazioni e materiali;

b)  di raccolta della prova di eventuali violazioni, del tutto analogo al procedimento di descrizione civilistico;

c)  di arbitrato urgente per l’adozione di ordini diretti a inibire l’esposizione in fiera di beni in violazione di diritti di proprietà industriale e/o in sleale  concorrenza.

Tale soluzione veniva adottata nel Regolamento ANIMA MCE Expocomfort dall’edizione 2006 ad oggi ancora in essere.

Nel 2006 il Centro Studi Anticontraffazione firma un importante accordo con Fiera Milano per la lotta alla contraffazione nelle Fiere. Seguirà la presenza del Servizio in Fiera Milano di HOST 2009 e 2011 , CONVERFLEX-GRAFITALIA 2006-2009 2011  e IPACKIMA 2006 2009 2011, 2013 e 2015.

Il Servizio si diffonde al CERSAIE di Bologna dove è presente nell’edizione 2009 e nella Fiera COSMOPROF nelle edizioni 2007-2008-2009.

Nel 2007 Verona Fiere adotta il Regolamento per la maggioranza dei suoi eventi (MARMOMACC, SAMOTER. ENOLITECH).

L’estrema efficacia di tale sistema non passa inosservata: nel Novembre 2007 l’evento di inaugurazione a Beijing del programma di cooperazione EU-CHINA IPR2 è focalizzato nell’enforcement dei diritti di IP in fiera e il Commissario Mandelson loda il Regolamento come best practice comunitaria chiedendo alle autorità cinesi di implementarlo anche nelle fiere cinesi.

Nel 2008 IPR2 chiede a Casucci di coordinare uno studio in tema di tutela in fiera dei diritti IP e viene pubblicata una guida apposita nel novembre dello stesso anno.

Sia l’EPO che il WIPO attestano il merito e l’efficacia di tale iniziativa.

Con l’ingresso di Giovanni Casucci nel Centro Studi Anticontraffazione, dipartimento del Centro Studi Grande Milano, il Regolamento del Servizio Proprietà Industriale e Intellettuale diventa patrimonio di CSA che assomma quindi il meglio delle due esperienze promosse da Daniela Mainini e Giovanni Casucci.

Nasce il marchio di certificazione Counterfeiting free segno distintivo di quelle Esposizioni fieristiche che hanno per tutti i giorni della durata dell’esposizione un servizio con regolamento ad efficacia certificata da CSA

Da ultimo, infatti, il Regolamento aggiornato è stato implementato come CSA in Cina presso il MICAM Shanghai 2013.

Il successo dell’iniziativa ha naturalmente stimolato anche molte imitazioni ma la paternità originaria del Regolamento è stata confermata con sentenza dal Tribunale di Venezia RG 1522/2011 pubblicata in data 27 Gennaio 2015.

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